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E-mail, questa compagna di vita 30 giugno 2008

Posted by Francesco in web.
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Italia: 350 milioni di e-mail al giorno. Questo il nostro giro di posta elettronica secondo una ricerca che ContactLab ha commissionato a Human Highway…e che io ho scovato qui.

Campione: 1000 individui che frequentano abitualmente Internet.

Alcuni numeri:

2,6 caselle per utente (maggiori caselle per la fascia di età 35-44); 50 milioni di caselle attive; solo il 4% non si iscrive a mailing list o servizi; il 25% dichiara di essere iscritto a più di 10 mailing list; 30% di utenti che gestiscono almeno 20 comunicazioni via mail al giorno; il 9% più di 50 messaggi al giorno.

Cerco di partecipare anche io alla ricerca fornendo questi dati relativi al mio approccio con la mail:

– 5 caselle di posta attive e utilizzate con frequenza;

– iscritto a circa 30 mailing list;

– Sommando le caselle di posta ricevo in media 80 e-mail al giorno (30 spamming, 30 lavoro, 20 personali/mailing list);

– Sommando le caselle di posta scrivo in media 25 e-mail al giorno (20 lavoro, 5 personali….e-mailing esclusi).

Come sono messo rispetto a te?

Sabina esci ma non bere! 26 giugno 2008

Posted by Francesco in advertising.
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La home non funzionanteRoma. Come ogni mattina esco di casa alle 8,30 per recarmi al lavoro e prendo una copia di una delle tante free press in circolazione. Leggo qualche notizia e mi imbatto in un annuncio stampa della campagna “Sabina. Esci dalla quotidianità”. Stava quasi per venirmi un infarto! Leggo in questo soggetto la headline (slogan per chi non è del settore) “Guida in stato di ebbrezza”. Ci metto qualche minuto per capire che quel “guida” si riferisce al turismo ed “ebbrezza” allo stato in cui vieni portato osservando le bellezze del nostro territorio. Sinceramente una immagine migliore la si poteva trovare anche in una banca immagini a poco prezzo! Anche i miei colleghi non sono riusciti a ricollegare fin da subito lo slogan all’immagine.

Comunque, parlo del nostro territorio perché io, reatino trapiantato a Roma per motivi di lavoro, occupandomi di comunicazione, trovo lodevole una campagna su Roma per promuovere la Sabina, anche perché concomitante con quella della via Francigena. Ma poi leggo le parole del Presidente di quel GAL, soggetto promotore della campagna (brand Sabina Mater) con tanto di sito web riportato in ogni soggetto: “E’ quello che dobbiamo fare tutti noi. Chi meglio dei sabini e dei reatini possono promuovere il territorio dove sono nati? In proposito, affermo che questo dire bene della propria terra, è anche un dovere civico, specie per i giovani. E per sostenere gli sforzi che Provincia e GAL, Regione e comuni stanno compiendo, ricevere lettere o significativi e positivi giudizi, serve di incoraggiamento per continuare a migliorarsi e a lavorare ancora meglio”. Si è vero, ma io reatino conosco anche la pericolosità di lanciare un messaggio (testo + immagine) equivoco, per di più in estate, riportante la frase “guida in stato di ebbrezza”. E se ci fosse una chiave d’interpretazione (frettolosa) e di lettura “esortativa”? Io conosco anche i severi controlli contro la guida in stato di ebbrezza portati avanti da tutti i soggetti istituzionali di Rieti, ma chi è di fuori?

Incuriosito mi collego al sito internet riportato sull’annuncio stampa per cercare informazioni e altri soggetti della campagna. E cosa scopro? Non c’è..immagini sovrapposte ai testi, link non funzionati, scomparso anche il menu….In alto la home page di oggi giovedì 26 giugno ore 9/10. Lavoro in comunicazione e sono un reatino doc. Mi fa male vedere queste cose.

 

 

Valore di mercato dei Social Network 25 giugno 2008

Posted by Francesco in social network, web 2.0.
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Comparare le centinaia di social network esistenti non in base ai visitatori unici o alle pagine viste, ma intrecciando il numero di utenti di ogni Sn con la spesa media pubblicitaria on-line per persona nei diversi paesi. In base a queste considerazioni Michael Arrington costruisce un modello in cui potranno avere più valore di mercato quei social network con la maggioranza degli iscritti (e frequentatori) provenienti dai paesi in cui è maggiore la spesa pubblicitaria on -line pro capite.

Così se per numero di user Facebook è al primo posto seguito da Myspace, Hi5, Friendster, Orkut e Bebo, utilizzando il nuovo modello Myspace scavalca tutti ed Orkut addiruttura scivola al quattordicesimo posto perché ha si milioni di utenti, ma provenienti da paesi in cui è bassa la spesa pubblicitaria pro capite.

Classifiche, considerazioni e ulteriori approfondimenti del modello in questione le potete trovare qui.

Trasparenza in pubblicità 21 giugno 2008

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Su Prima Comunicazione di giugno leggo che l’Upa ha intenzione di innovare la comunicazione pubblicitaria italiana, nel nome della trasparenza. Il presidente Sassoli evidenzia come il potere sia nelle mani dei consumatori che, grazie ai blog (“questa roba qua”), osservano e raccontano la loro esperienza con aziende e prodotti. Si auspica pù onestà e maggiore chiarezza nei rapporti tra aziende e pubblicità.  Bene, finalmente qualcuno – lato azienda – che ne parla….ma una domanda “perché aspettare marzo 2009 per organizzare uno Stati generali della comunicazione pubblicitaria”?

Directory 2.0 20 giugno 2008

Posted by Francesco in risorse web, web 2.0.
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Solo il computer in panne mi potrebbe impedire di fare la quotidiana visita a Go Web 2.0. E’ una directory di siti, servizi e quant’altro da tutto il mondo, all’insegna del web 2.0. Sempre aggiornata, bella a vedersi e soprattutto utile. Un grazie a Orli Yakuel e Eyal Shahar, i due gestori della directory. Sarei curioso di sapere quanti siti made in Italy siano catalogati lì sopra. Chi può aiutarmi? 

I fake volano anche in pubblicità 18 giugno 2008

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Dopo aver sentito parlare dei fake blog è il turno della falsa pubblicità. O meglio della pubblicità di una società non esistente, una compagnia aerea, la Derrie-Air, che non spiccherà mai il volo. La trovata è di due storici quotidiani di Philadelphia che la scorsa estate ho avuto il piacere di leggere per un mese intero: il Philadelphia Inquirer e il Philadelphia Daily News. Tutto ciò ha scatenato critiche nel mondo delle Pr mondiali dovute al mancato rispetto di precisi principi etici, come il dover non ingannare i propri lettori/consumatori. Altre critiche invece arrivano dall’aver rischiato di trasferire la poca credibilità degli annunci pubblicitari sulle notizie dei giornali. In Italia ne ho sentito parlare qui.

Perché questa trovata? I quotidiani volevano testare il ritorno della pubblicità sui loro mezzi. Ed hanno ottenuto un risultato più che positivo: un 1,25% di “click-through rate” sul web, superiore alla media nazionale che raggiunge lo 0,05%.

I due giornali si difendono dalle accuse affermando che negli annunci viene riportato lo scopo dell’iniziativa: “Derrie-Air campaign is a fictitious advertising campaign created by Philadelphia Media Holdings to test the results of advertising in our print and online products and to stimulate discussion on a timely environmental topic of interest to all citizens” (il famoso corpo 6!).

Da alcuni giorni c’è anche una pagina web che ringrazia tutti i visitatori per l’eccellente risultato raggiunto e annunciano che i loro giornali funzionano. E senti senti…leggo che gli annunci erano stati creati per farci sorridere. 🙂

Non esprimo commenti sulla questione etica ma mi pongo un domanda….come pensavano di non ottenere numerosi contatti e una click-through rate elevata pubblicizzando una compagnia aerea che offre tariffe personalizzate in base al peso delle persone?

Cannes e l’Italia 16 giugno 2008

Posted by Francesco in advertising, concorsi, eventi, premi.
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Fermati. Osserva, ascolta, commenta vota. E’ la settimana di Cannes, i giorni del Festival Internazionale della Pubblicità. Grazie al blog di Taddeucci vengo a sapere che le agenzie italiane hanno iscritto 505 pezzi. Mi sembrano davvero eccessivi, ma forse a volte ci si gonfia il petto e si annuncia al mondo intero “ho un lavoro a Cannes”. E torna in ballo l’eterna diatriba se si producano spot/annunci per vincere un premio o per migliorare immagine/vendite/etc del prodotto o del cliente di turno. Bè io penso che ambire “anche” ad un bronzo debba essere di stimolo a far meglio, a elevare il livello medio della creatività pubblicitaria italiana.

Come farsi venire un’idea 12 giugno 2008

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Come generare un’idea….o alla Ogilvy, the Big Idea! Jim Marra lo stimatissimo professore di Communication alla Temple University di Philadelphia, ha scritto alla fine degli Anni ’80 interessanti testi sui processi e sulle tecniche per far nascere in breve tempo nuove idee in campo pubblicitario. In particolare in Idea Generation Techniques: Quantities and Ad Ideas in Minimum Time, si parla di:

  • Theme: the matter, ogni pubblicità può esser ricondotta ad un tema dominante, un singolo elemento, una sola parola);
  • Idea: the manner of the ad, la risposta a come il tema deve essere presentato:
  • Encourage an Idea Bank, ossia passare dall’idea alla carta, mettere per iscritto o disegnare quel che si sta pensando;
  • Uso di Tecniche per generare idee, come ad esempio Associations, Opposites, giochi di parole, clocks and calendars

Il tutto è condito da interessanti esempi. Devo dire che l’argomento non è proprio recente, ma mi ha fatto piacere segnalarlo perché proveniente dalla Temple University dove ho studiato la scorsa estate. 

Per chi volesse approfondire l’argomento consiglio di visitare la pagina delle pubblicazioni di Marra.

Vorrei invece ringraziare Fossati perché ho conosciuto Marra tramite il suo blog.

Roadshow “Direct marketing excellence” 11 giugno 2008

Posted by Francesco in direct marketing, eventi.
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Ieri ho partecipato alla tappa romana del roadshow sul direct marketing organizzato da Poste Italiane. Sono usciti fuori alcuni spunti interessanti. L’intervento più apprezzato è stato quello di Licastro di Gfk Eurisko. A fronte di un cambiamento degli stili di vita degli italiani e del deterioramento dei rapporti verticali, ha presentato l’Eurisko Media Monitor, una ricerca/strumento/approccio per analizzare la multimedialità degli italiani. Di sicura utilità per pianificare campagne su più mezzi (il direct marketing è solo uno di questi) e centrare al meglio il proprio target. Da approfondire il discorso sui 10 stili di vita multimediali, divisi in 3 macro categorie: tradizionali, centrali ed elitari. E’ saltato fuori che il DM in Italia ha un valore pari al 4,9% (con una lenta crescita del 2,5% dal 2005 al 2007)), mentre negli Usa si arriva al 33%.

Camerano di Poste Italiane invece ha centrato l’attenzione sul fatto che in Italia ci si affidi troppo a campagne monomediali. E su come l’utilizzo di DM in campagne integrate porterebbe ad un miglioramento del Roi tra il 20 e il 120% (una forbice eccessiva!). Per Camerano il direct marketing è:

  • Coinvolgente (se la creatività merita!);
  • Non intrusivo (secondo loro una famiglia italiana riceve in media 2 mailing a settimana);
  • Messaggio tangibile e conservabile (devo dire ai miei di non cestinare tutto subito);
  • Ha una bassa soglia di ingresso/bassa barriera economica.

Dopo c’è stata una presentazione dei prodotti Poste Italiane (Postatarget), inevitabile marchetta. Sono proprio curioso di vedere come Poste affronterà il lancio di attività virali, promesse per la fine dell’anno.

Altri interventi degni di nota: Oracle con il suo CRM on demand e Leo Burnett con 500wantsyou (complimenti per il promo).

Altri elementi degni di nota: il pranzo, la guida Gambero Rosso in omaggio e aver incontrato dopo molto tempo 2 compagni di università e liceo (uno ospite e l’altra organizzatrice).

On Air 9 giugno 2008

Posted by Francesco in advertising.
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L’avevo quasi dimenticata! Oggi è uscita la campagna che annuncia l’apertura di una nuova agenzia generale della finanziaria per cui lavoro. Un lavoro fatto di corsa ma declinato in 6×3, 70×100, volantini e totem. Come voleva il cliente/agente: un lavoretto semplice e pulito.

Apertura agenzia generale di Cava de\'Tirreni